La decisione più importante mai messa su carta

La straordinaria mozione fu discussa animatamente e così a lungo che Lee
cominciò a perdere la pazienza. Dopo alcuni giorni di dibattito, fu lui stesso a
riprendere la parola e a dire risolutamente: «Signor presidente, sono giorni che
discutiamo. È l’unica cosa da fare? Perché rimandare ancora? Che questo giorno
felice veda la nascita della Repubblica americana, che essa sorga non per
devastare e conquistare, ma per ristabilire il regno della pace e della legge
».
Prima che fosse votata questa mozione, Lee fu richiamato in Virginia per
motivi famigliari. Lasciò la causa nelle mani del suo amico Jefferson, che gli
promise di tener duro finché non fossero conseguite decisioni favorevoli. Poco
dopo, il presidente del congresso, Hancock, nominò Jefferson direttore del comitato che doveva stilare la Dichiarazione di indipendenza.
Il comitato lavorò a lungo sul documento che, una volta accettato dal
congresso e firmato da ogni membro, avrebbe significato la pena di morte per
ciascun firmatario se le colonie avessero perso la guerra con la Gran Bretagna,
conflitto che non avrebbe potuto tardare.
La copia originale del documento venne letta davanti al congresso il 28
giugno. Altri giorni ci vollero per modificarlo ed emendarlo:

il 4 luglio Thomas
Jefferson si alzò davanti all’assemblea e lesse temerariamente la decisione più
importante mai messa su carta: «Nel corso degli eventi umani, quando si rende
necessario che un popolo dissolva i vincoli politici che lo hanno legato ad altri
per assumere fra le potenze della terra la posizione distinta e paritaria a cui gli
dànno diritto le leggi di natura e del Dio naturale, il dovuto rispetto per le
opinioni dell’umanità richiede che si dichiarino i motivi che lo costringono alla
separazione…
»
Il documento fu messo ai voti, accettato e firmato dai cinquantasei membri,
ognuno deciso a rischiare la propria vita. Nacque così la nazione destinata a
garantire per sempre, a tutti gli uomini, il privilegio della libertà.

Analizzate gli eventi che portarono alla Dichiarazione di indipendenza e
noterete che questa nazione, che attualmente detiene una posizione di guida e di
potere fra tutti i paesi del mondo, nacque dalla decisione a cui giunse l'” alleanza
di pensiero” costituita dai cinquantasei uomini del congresso. Si osservi inoltre
che fu la loro decisione a favorire il successo dell’esercito di Washington, perché
il suo spirito informava la determinazione di tutti i soldati che combatterono
nella convinzione che, forti di tale potere spirituale, non possa esistere
l’insuccesso.

Notate altresì a grande beneficio personale che la forza capace di regalare la
libertà alla nazione è lo stesso identico potere che deve usare ogni persona per
autorealizzarsi. Si tratta dei medesimi princìpi che descrivo in tutti i precedenti articoli e, che nella Dichiarazione di indipendenza è facile identificarne almeno sei:
fede, desiderio, decisione, tenacia, alleanza di pensiero e programmazione
organizzata.