Siete “consapevoli” della ricchezza?

Non serve a niente sforzarsi occasionalmente di applicare le regole: per ottenere
risultati, occorre applicarle finché la procedura non diventa un’abitudine.
Altrimenti non si sviluppa l’indispensabile “coscienza della ricchezza”.
La povertà viene magnetizzata da coloro che sono mentalmente favorevoli a
tale stato, mentre il denaro si attacca alle mani di chi è mentalmente pronto ad attirarlo: la legge è identica. La consapevolezza dell’indigenza condiziona la mente libera dalla “coscienza dei soldi”. Quelli che attirano la povertà hanno
sviluppato questa caratteristica senza applicare consapevolmente le abitudini che<br> la favoriscono. La consapevolezza del denaro, per contro, dev’essere creata
volontariamente, a meno che non si nasca con tale mentalità.
Riflettete bene sui concetti dell’articolo precedente e capirete l’importanza
della tenacia per l’arricchimento personale. Senza tenacia, la partita è già persa in partenza. Essendo tenaci, si diventa vincenti. Se avete mai avuto degli incubi, apprezzerete il valore della perseveranza.
Siete a letto, in uno stato di semiveglia, con la sensazione di soffocare. Non
riuscite a girarvi, a muovere nessun muscolo. Capite che dovete recuperare l’uso
e il controllo della muscolatura. Con un continuo sforzo di volontà, ce la fate
infine a muovere le dita di una mano. Insistendo, ampliate il controllo ai muscoli
di un braccio, finché non riuscite a sollevarlo. Poi recuperate nello stesso modo
l’uso dell’altro braccio. In seguito, potete gestire i movimenti di entrambe le
gambe, una alla volta. Infine, con un supremo atto di volontà, riprendete il
controllo dell’intero sistema muscolare, “scuotendovi” dall’incubo. Ce l’avete
fatta compiendo un passo alla volta.