La mente umana reagisce agli stimoli e si “eccita” sintonizzandosi su vibrazioni
speciali: l’entusiasmo, l’immaginazione creativa, il desiderio ardente, ecc. Gli
stimoli a cui essa reagisce più prontamente sono:
- Il desiderio di espressione sessuale.
- L’amore.
- Il desiderio intenso di fama, potere o benessere finanziario.
- La musica.
- L’amicizia con persone dello stesso sesso o del sesso opposto.
- La collaborazione fondata sull’armonia di due o più individui che si
uniscono per il progresso spirituale o materiale. - La sofferenza condivisa, come quella provata dalle persone perseguitate.
- L’autosuggestione.
- La paura.
- L’alcol e gli stupefacenti.
Il desiderio di espressione sessuale svetta in cima all’elenco degli stimoli
mentali che accelerano la funzione cerebrale e mettono in moto le conseguenti
azioni. I primi otto stimoli sono naturali, positivi e costruttivi. Gli ultimi due
sono negativi. Li ho elencati per permettervi di paragonare tutte le fonti di
motivazione personale: è evidente che l’emozione sessuale è lo stimolo di gran
lunga più forte e potente.
Qualche saccente ha detto che i geni sono persone che «portano i capelli
lunghi, mangiano cibo strano, vivono in solitudine e servono da bersaglio per gli
scherzi dei buontemponi». Ma una definizione migliore di un genio è questa:
«L’uomo che ha scoperto come incrementare l’intensità del suo pensiero fino al
punto di comunicare liberamente con le fonti di conoscenza che non sono
disponibili al normale ritmo mentale».
I lettori riflessivi vorranno porre alcune domande sulla definizione del genio
appena menzionata. Il primo quesito è: «In che modo è possibile comunicare con
le fonti di conoscenza che non sono disponibili al normale ritmo mentale?»
Il secondo interrogativo è: «Esistono fonti note di conoscenza che sono
disponibili solo ai geni e, in caso positivo, quali sono tali fonti e come possiamo
sfruttarle?»
Presenterò nei prossimi articoli delle prove che potrete valutare eseguendo una sperimentazione
pratica e, così facendo, risponderò ad ambedue le domande.