L’organizzazione e la collaborazione

Esempio storico di organizzazione e collaborazione

Richard Henry Lee entra di prepotenza in questa storia perché seppe comunicare
spesso e in modo efficace con Adams per via epistolare (lettere) , manifestandogli i timori
e le speranze per il benessere dei coloni che occupavano le province britanniche.
Adams, che condivideva tali sentimenti, si convinse che uno scambio di lettere
fra le tredici colonie avrebbe favorito la coordinazione degli sforzi tanto
necessari per la soluzione del problema. Due anni dopo lo scontro di Boston coi<br> soldati britannici, che avvenne nel marzo 1772, Adams presentò all’assemblea
delle province una mozione per l’istituzione di un comitato addetto alla
corrispondenza fra i coloni, comitato i cui membri avrebbero dovuto
«promuovere la collaborazione per il miglioramento delle colonie britanniche
d’America
».
Era l’inizio di un’organizzazione di ampia portata, le cui conseguenze sono la
libertà per tutti gli uomini: si era perfezionata l’alleanza di pensiero che, in quel
caso, era costituita da Adams, Lee e Hancock.
Nel frattempo, si era istituito anche il comitato per la corrispondenza
epistolare(lettere) . I cittadini delle colonie avevano ingaggiato scaramucce
disorganizzate contro i britannici, piccole battaglie simili a quella di Boston,
senza però concludere nulla di definitivo. Le loro rimostranze ( Espressione di motivata protesta e di biasimo per un torto subito) non si integravano
nelle rivendicazioni di un’unica alleanza di pensiero. Nessun gruppo di individui
aveva messo il cuore, la mente, l’anima e il corpo nella decisione di risolvere una
volta per tutte i contrasti con gli inglesi, finché non presero esempio da Adams,
Lee e Hancock.
Nel frattempo, gli inglesi non se ne stavano con le mani in mano: anch’essi
stavano progettando e studiando strategie, col vantaggio di avere maggiori
fondi e un esercito già organizzato.