Scegliere di vivere meglio è un nostro diritto.

Io sono “Io” , me stesso è la mia seconda metà, mi spiego, il nostro cervello è composto da due emisferi tra di essi suddivisi dal corpo calloso, ma entrambi dipendenti l’uno dall’altro e nonostante tutto riescono a comunicare fra di loro, per far sì che la nostra vita sia fatta di scelte che metta d’accordo entrambi i poli del nostro cervello.

Vi chiederete chi è il buono o il giusto e chi è il cattivo o quello che commette ERRORI?

La risposta è semplice.

Ognuno fa per quanto è capace di fare, non esiste buono o cattivo, giusto o sbagliato, il giudizio è stato introdotto per regolare i comportamenti nella società  e controllarci meglio.

Sappiamo tutti che giudicare è sbagliato come sappiamo che ogni cosa accade per un motivo chiaro.

Ad esempio, se non ci fosse la legge, di certo assumeremo atteggiamenti naturali, di cui, come prima dei giorni nostri avveniva, ogni eroe della comunità di appartenenza era il membro che donava di più in termini di cibo e aiuto ai più deboli e veniva ricambiato con approvazione dai suoi stessi membri.

È anche vero che proprio allora nacque il termine l’unione fa la forza a tal punto che ognuno aveva rispetto delle persone della propria comunità e si proteggevano a vicenda.

Con l’avvento delle politiche del potere oscuro, ebbe inizio la legge del più forte, la privazione della libertà , le finte leggi per opprimere i più deboli e, quindi le campagne militari, le persecuzioni, le invasioni, insomma con la nascita della legge al posto della comunità, le organizzazioni fondatrici ebbero la meglio, il più forte non pensò più a come tutelare il più debole, anzi, scogitarono metodi su come persuadere la comunità con atti intimiditatori a collaborare per arricchire con la propria produzione il loro stato di appartenenza.

La mafia legalizzata (La politica, i Governi, la Monarchia e la finta democrazia) , il predominio sul prossimo, l’estrirpazione dei diritti umanitari e lo sfruttamento sociale sono stati la matrice di questo tempo che oggi stiamo affrontando.

Da queste catene ci si può liberare, soltanto con la collaborazione, non obbedendo in massa a queste loro richieste assurde che ci stanno rovinando.

Un’ultima cosa che mi sento di dire è di evitare le rivolte violente, evitare la guerriglia, perché saremo in minoranza di armamenti e uomini addestrati per affrontare la guerra.

Se solo poteste intendere il mio volere, finirebbe questa storia, finirebbe il gioco del potere e ci ritroveremo ad avere la nostra libertà, quella che ci fu tolta moltissimi anni fa. Ricordate, possono perseguitare uno solo che non paga le tasse, ma se fossimo tutti ad agire coordinati, tutto cambierebbe.